ANTISISMICA: come accedere al sisma bonus
ANTISISMICA: sisma bonus fino all'85%
“Chi intende intraprendere lavori di
adeguamento antisismico sugli edifici (anche istituti di edilizia popolare) può
usufruire del Sismabonus che, da quest’anno, potrà essere agganciato anche ai
lavori di efficientamento energetico, come previsto dalla legge di bilancio
2018.
Adeguamento antisismico: cosa prevede il Sismabonus
Il Sismabonus prevede una detrazione
delle spese sostenute per l'adozione di misure antisismiche che migliorino la
classe di rischio degli immobili che si trovano nelle zone sismiche ad alta
pericolosità (zone 1 e 2) e a quelli situati nelle zone a minor rischio (zona
sismica 3).
Tale agevolazione, valida fino al 31 dicembre 2021, può
essere fruita sia dai soggetti passivi Irpef sia dai
soggetti passivi Ires e per
interventi realizzati su tutti gli immobili di tipo abitativo e su quelli
utilizzati per attività produttive.
La detrazione va calcolata su un ammontare
massimo di 96.000 euro per unità immobiliare per ciascun anno e deve essere ripartita in cinque quote annuali di pari importo, nell’anno in cui sono state sostenute le spese e in
quelli successivi.
La detrazione parte dal 50% delle spese
(nel caso in cui l’intervento non migliori la classe sismica) e sale quando la
realizzazione degli interventi produce una riduzione del rischio sismico: gli
interventi che determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore
usufruiscono della detrazione del 70%, mentre gli interventi che permettono il
passaggio a due classi di rischio inferiori godono della detrazione dell’80%.
Il miglioramento antisismico va calcolato sulla
base delle Linee guida per la classificazione sismica
degli edifici (DM 28 febbraio 2017) che spiegano come attribuire ad un edificio una delle 8 Classe di
Rischio Sismico (da A+, la meno rischiosa, ad A, B, C, D, E, F e G, la più
rischiosa), mediante un unico parametro che tenga conto sia della sicurezza
sia degli aspetti economici.
Le linee guida forniscono due metodologie per la
valutazione, di cui una semplificata per lavori minori e il miglioramento
di una sola classe di rischio, l’indirizzo di massima su come progettare
interventi di riduzione del rischio per portare la costruzione ad una o più
classi superiori.
Sismabonus per gli interventi condominiali
Quando gli interventi sono realizzati
in edifici condominiali, le detrazioni sono:
- 75%, nel caso di passaggio a una classe di
rischio inferiore;
- 85%, quando si passa a due classi di rischio
inferiori.
In questo caso le detrazioni si applicano su un
ammontare delle spese non superiore a 96.000 euro moltiplicato
per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio e vanno ripartite in 5 quote annuali di pari
importo.
Gli interventi sulle parti comuni degli edifici
condominiali situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, finalizzati non solo alla riduzione del rischio sismico, ma anche alla riqualificazione
energetica, potranno detrarre fino all’85% delle
spese sostenute in caso di passaggio a due classi di rischio inferiori.
La detrazione sarà ripartita in dieci quote
annuali di pari importo e verrà calcolata su una spesa massima di 136mila euro moltiplicata per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio (si tratta della somma del
tetto di 96mila euro per unità immobiliare previsto dal sismabonus
“tradizionale” e di quello di 40mila euro per unità immobiliare fissato per
l'ecobonus).”
Ulteriori approfondimenti: edilportale.com
Fonte: edilportale.com